Locandina Diario Di Sandra

Swami Fusaroli interpreta Sandra Sabattini nel suo docufilm!

Swami Fusaroli interpreta Sandra Sabattini nel suo docufilm!

Sandra Sabattini, Swami Fusaroli. Cos’hanno in comune queste due ragazze?
Apparentemente nulla, sono nate in due epoche differenti, ma si sarebbero potute incontrare; eppure il nome Sandra Sabattini dovrebbe ricordarci qualcosa. Magari lo abbiamo sentito pronunciare da qualche adulto, a scuola, durante una messa o in parrocchia. Ma questo nome echeggia da tempo nelle nostre zone (Costa Romagnola, ndr), mormorato da alcuni, letto sui libri da altri. Nel corso del tempo ha acquistato un significato importante:
Sandra Sabattini è il nome di una ragazza che è stata resa Beata.

Il film parla di questa giovane ragazza di 17 anni (Interpretata da Swami Fusaroli), che viene poco considerata dagli amici, il ragazzo di cui è innamorata non ricambia il sentimento e lei quindi si sente messa da parte.
Mentre Swami è al bar con alcuni amici, si ritrova nel suo zaino un diario. Successivamente scopre che il diario appartiene a Sandra Sabattini. Inizia quindi a cercare questa ragazza per restituirlo alla proprietaria.

La nostra protagonista incomincia allora a cercare Sandra seguendo i luoghi menzionati sul diario, li usa come traccia; nella sua avventura conosce e parla con tutte le persone che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Sandra.

Dicevamo, cosa condividono queste due ragazze quindi?

Beh, hanno condiviso dei momento, delle emozioni, dei ricordi. Anzi, oserei dire, forse, che Sandra ha avuto modo di essere ricordata, e di vivere lei stessa tutto questo attraverso una sua coetanea, come due anime che si uniscono per vivere un’esperienza insieme.

Non andrò oltre a descrivere la bella e commovente storia di Sandra, non per noncuranza, ma perché dovrete voi stessi guardare con i vostri occhi, vedere e “sentire” la sua storia attraverso la magia del cinema.

Abbiamo voluto rivolgere anche qualche domanda a Swami per capire meglio la sua esperienza:

Perché hai deciso di accettare questo ruolo?

Io non avevo idea di chi fosse Sandra Sabatini, ma una volta che ho iniziato ad informarmi su di lei, mi sono resa conto che era una storia che avrei voluto approfondire. E quale cosa migliore se non prendere parte ad un progetto come un Docu-film? Avrei sicuramente trovate le risposte a tutte quelle domande che mi ero fatta quando mi stavo informando su Sandra e su Internet non c’è molto rispetto a tutto quello che Sandra ha fatto per le persone.

Come ti sei calata nella parte?

Calarmi nella parte è stato sia semplice ma allo stesso tempo estremamente difficile. Entrare nella parte della ragazzina ingenua che vive la sua vita è stato facile, io dovevo solo interpretare me stessa praticamente.
Invece è stato difficile perché nel docufilm si vedono delle interviste alle persone che hanno conosciuto e avuto a che fare con Sandra. Questo è stato veramente difficile, perché vedere che tutte queste persone parlavano talmente bene di lei, come se fosse stata una ragazza incredibile, in gamba, di animo buono, e mentre parlavano di lei lo facevano con gli occhi lucidi, io percepivo la malinconia e per me è stato molto difficile perché io sono una ragazza molto sensibile e questo mi ha toccato nel profondo.
Questa esperienza mi ha segnata, in senso positivo, e la rifarei assolutamente perché mi ha arricchito l’anima.

Ti sei sentita in sintonia con quanto letto nel diario?

Non solo con quello che ho letto nel diario, le cose che vi ho letto sopra sono molto toccanti e personali e le ho sentite molto vicine a me.

Man mano che intervistavo le persone, raccoglievo una parte della sua (Sandra, ndr) identità, mi sentivo sempre più vicino a lei come persona.
Quando parlai con le amiche di Sandra, ho avuto modo di parlare con questa donna, la quale mi ha regalato un libro su Sandra, e più leggevo e più entravo in empatia con Sandra e più volevo conoscerla. Avrei voluto veramente essere sua amica.

Venire a conoscenza di questa storia ti ha dato da pensare?

Molto. E soprattutto mi ha fatto anche arrabbiare. Arrabbiare perché Sandra era una ragazza perfetta, era buona, era umile, aiutava le persone senza chiedere nulla in cambia, dedicava la sua vita agli altri. Faceva di tutto per il prossimo. 

Come ti sei trovata con il regista?

Con Kristian mi sono trovata divinamente. Sono entrata subito in sintonia con lui. Umanamente è veramente una bella persona. Kristian per farmi entrare meglio nel personaggio mi ha fatto fare un percorso di emozioni, mi ha fatto molte domande, cosa mi piaceva, cosa mi faceva stare male. Sa fare benissimo il suo lavoro e ha capito i miei punti di forza e i miei punti deboli.
Fotonico.

Vuoi lasciarci un pensiero personale?

Questo progetto l’ho registrato in un periodo un po particolare della mia vita. Il percorso che stavo facendo con il Cinema mi ha lasciato con l’amaro in bocca e non ero molto sicura di voler continuare questa avventura.
A Settembre sono stata contattato per questo ruolo, ma io non lo lo volevo fare, non volevo impegnarmi per qualcosa in cui non credevo più. Mia mamma ha insistito per farmi fare il provino, che sarebbe stata un’esperienza da fare.
Quindi mi sono fidata di lei. E per fortuna che l’ha ascoltata perché mi ha salvata, mi sono divertita, sono cresciuta e ho dato il massimo e sapere che tutto questo sarebbe finito mi ha lasciata con una grande nostalgia, nostalgia positiva per questo mestiere e per il set.
Quello che sto cercando di dire è che quando hai un obiettivo, una strada da seguire nella tua vita, anche se magari hai mille ostacoli davanti a te, non devi lasciare che queste cose ti distruggano ma persistere e andare avanti.
Se non avessi fatto questa avventura non me lo sarei mai perdonata.
Grazie mamma per aver fatto…la mamma!

Intervista Icaro TV:

Kristian è stato un grande” “È stata una delle esperienze più belle e significative della mia vita”

Julian Bisacchi

Julian Bisacchi

Redattore
Logo_FF_Agency_01

Flare Agency

Agenzia

Comments are closed.