I risultati del workshop con Simone Godano!
Abbiamo portato a termine il nostro secondo workshop!
Nei giorni di sabato 10 e domenica 11 dicembre abbiamo avuto come ospite il regista di fama nazionale Simone Godano.
In queste due giornate attori della Flare Agency e attori esterni hanno lavorato per sedici ore sotto la guida del regista.
Dopo essersi preparati a casa su scene tratte da film realizzati da Simone, lui stesso gliele ha fatte replicare in aula soffermandosi su ogni persona, dando correzioni, consigli, avvertimenti, spiegazioni riguardo la scena ed in generale riguardo al mondo della recitazione cinematografica.
Ma ora vi lasciamo qualche parere direttamente da chi ha partecipato a questo weekend di formazione.
Che aspettative avevi riguardo questo workshop? Sono state soddisfatte?
“Ho deciso di partecipare al workshop con Simone Godano perché sto cercando di fare più esperienze possibili. L’aspettativa era alta ed è stata pienamente attesa.” (Giorgia De Bastiani)
“Non è stata la mia prima esperienza, ho partecipato ad altri workshop, però una grande paura prima di questo workshop era quella di non trasmettere ciò che mi ero preparata a casa, di non essere all’altezza di tale incarico poi ho capito che era tutto nella mia testa, una barriera mentale che ho superato grazie al regista ed ai miei compagni.” (Swami Fusaroli)
“Le aspettative erano alte, ero tranquilla e sapevo che avrei trovato un bel clima e delle belle persone. Non mi ha sfiorata l’idea di poter trovare una persona antipatica o chiusa, forse solo un pensiero fugace, ma non è stato affatto così, anzi, è risultato tutto molto divertente e formativo. Simone è una persona splendida.” (Laura Repetto)
“Questo workshop ha portato molto alla mia crescita personale. Per me il primo con un regista di un certo calibro, infatti le paure c’erano, paura di aver memorizzato il tutto, le battute ed anche se non ero preparato perfettamente l’ho fatto per affrontare proprio questo tipo di difficoltà.” (Mattia Pizzuti)
“Avevo aspettative alte perché il regista mi piace molto; l’ansia era tanta ma sono abituato al palcoscenico teatrale e questo mi ha aiutato. La prima giornata mi è piaciuta particolarmente, è andata oltre le aspettative soprattutto riguardo l’umanità del regista. Potrebbe far pesare il fatto di aver lavorato con attori di un certo livello ed invece rimane una persona semplice.” (Matteo Baroni)
Cosa ti ha colpito in particolare?
“Una volta che si fa una scena e si ha la consapevolezza di quello che è mancato, quando la si prova a rifare basta avere la fiducia che quella consapevolezza ormai è tua, quindi non andare a spingere su ciò che non ci hai messo, ma lasciare che venga fuori da sola.” (Ettore Nicoletti)
“Simone ti aiuta a vedere delle cose anche piccole di te stesso, attraverso un semplice foglio di carta scritto. Adesso credo di potermi approcciare meglio ad uno stralcio e di conseguenza ad un personaggio.” (Andrea Piovaccari)
“Questo workshop, a livello cinematografico, mi ha lasciato la consapevolezza di avere uno spazio scenico limitato e con un solo passo in più rischi di uscire dal campo e la vera protagonista è la macchina da presa; prima ti devi relazionare con lei. Abbiamo lavorato tanto sull’emotività, sull’emozione e sul personaggio, Simone lavora nel macro e nel profondo dei personaggi.” (Laura Repetto)
“Mi ha stupita come una parte drammatica può essere rivista in chiave comica, della commedia demenziale, ti da la possibilità di liberare il personaggio, giocare con esso e con le emozioni, molto interessante dal punto di vista tecnico.” (Giorgia De Bastiani)
Com’è Simone?
“Simone lo ritengo un regista affabile, alla mano, che ti mette a tuo agio. Sicuramente ha aiutato me come gli altri nell’impresa recitativa di questi due giorni, su scene di due suoi film che non erano per niente facili e per di più interpretati sul grande schermo da attori di un certo calibro.” (Mattia Pizzuti)
“È un regista tosto quindi hai l’ansia della distanza tra attore alle prime armi rispetto ad un regista che ha lavorato con colossi del cinema italiano, invece da parte sua c’è il mettersi a disposizione che non è da tutti. Io ho lavorato con alcuni registi che non sono così.” (Matteo Baroni)
“Mi piace che dia poco peso al copione, è molto più emozionale, sicuramente è tecnico, ma più attento all’emozione, al metterci la pancia ed il cuore.” (Lucia Gatta)
“È un regista molto generoso e attento, da la possibilità di esprimersi, da il tempo di entrare nel personaggio, da indicazioni interessanti su cui lavorare e inoltre si è lavorato in un gruppo molto bello dove c’era partecipazione, coesione e si respirava una bell’aria.” (Giorgia De Bastiani)
“È una persona molto carina a livello umano, inaspettatamente un regista di Roma che lavora nella capitale, con produzioni importanti. È stato una sorpresa.” (Alice Bertaccini)
Com’è stato lavorare sugli stralci, sia a casa che con Simone?
“È stato difficile perché avevo visto i film, quindi annullare il già visto non è facile. Poi quando Simone ha dato le direttive ed il modo di lavorare, una cosa bellissima che ho imparato da qui è stato proprio il modo in cui uno stesso testo e personaggio può essere colto in tante sfaccettature, quindi non è vero che una volta preso un personaggio rimane quello che è.” (Andrea Piovaccari)
“Mi sono trovato bene, molto stimolante, non cambierei nulla. Sono sempre dell’idea che studiare le scene a casa da solo sia difficile, mentre il solo fatto di farle dal vivo con un altro attore o attrice è molto più efficace.” (Gabriele Montanaro)
“È stato più facile lavorarci a casa (alle scene ndr). Soprattutto oggi è venuta una cosa diversa rispetto a quello che mi aspettavo, ma alla fine è andata bene e sono riuscita a fare ciò che volevo.” (Laura Gallina)
In generale tutti i partecipanti sono rimasti molto soddisfatti delle due giornate. Ritengono che la formazione personale sia fondamentale in questo tipo di lavoro e che questi workshop intensivi siano un investimento necessario per arricchire il proprio bagaglio personale inerente al mestiere dell’attore cinematografico.